domenica 20 maggio 2012

Il canarino



Inauguro con questa antica ricetta la mia nuova Nikon D90, con la quale però devo ancora impratichirmi, quindi la qualità delle immagini si spera migliorerà con tempo...
Tornando al canarino, ho conosciuto i benefici di questo decotto quando da giovane mi è capitato di alzare un po' il gomito, e vi assicuro che si tratta di un toccasana!
Il nome deriva chiaramente dal fatto...


 ....che la bevanda appare di un bel giallo vivace. Il nome peraltro mi ricorda anche immancabilmente un vecchio film (di cui non ricordo il titolo, help!) nel quale il protagonista un po' avanti con gli anni, che si era trovato una giovane amante, a un certo punto dice "bisogna lasciare la gabbia aperta perchè il canarino possa fare ritorno...." Sagge parole!
Ma torniamo alla ricetta: classicamente il canarino si ottiene bollendo per qualche minuto o lasciando in infusione a lungo la buccia di un limone (usare naturalmente limoni non trattati). Ma si possono aggiungere sapore oltre che proprietà digestive e gastroprotettrici unendo anche una foglia di alloro per ogni bicchiere di decotto.
Io consiglio di non zuccherare la bevanda e berla così com'è, buonissima, ma un cucchiaino di miele se proprio siete degli inguaribili golosoni ce la potete mettere...

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