Tiramisù alle albicocche

Quando qualche anno fa hanno iniziato a essere pubblicate le prime ricette di tiramisù alternative, per esempio con le fragole, mi ricordo di avere protestato: "questo non è un tiramisù!"... Scoprivo la mia vena tradizionalista, e poi mi accorgevo di identificare il tiramisu' con il sapore di caffè e liquore e non certo con la crema al mascarpone... Tuttavia in quest'epoca di mescolanze di sapori, di rielaborazione delle tradizioni, ho capitolato. Resta qualche perplessità però sul nome, se sia lecito chiamare tiramisù un dessert che non ha l'aroma caratteristico, ma solo per alcune analogie di forma e della ricetta... Rimando anche alle mie disquisizioni sui tortellini e i cappelletti:  il nome e la forma , la forma e il nome....


Dopo questo amletico dubbio non resta che assaggiare!

Per 4 persone:
250 g di mascarpone
2 tuorli d'uovo
100 g di zucchero + 50 g per caramellare le albicocche
400 g di albicocche fresche
50 g di mandorle a lamelle
1/2 limone (succo)
un sorso di Cognac
alcuni biscotti savoiardi o lingue di gatto
Tagliare le albicocche a metà, togliere il nocciolo, quindi dividerle in spicchi. Rosolarle velocemente con 50 g di zucchero e il succo di mezzo limone, quindi sfumare con il liquore e lasciar raffreddare. Tostare brevemente le mandorle e far raffreddare. Nel frattempo montare i tuorli con lo zucchero rimanente fino a creare una schiuma chiara. Unire il mascarpone e mescolare in modo da ottenere una crema omogenea. A questo punto in 4 contenitori individuali, meglio se di vetro, disporre sul fondo uno strato di savoiardi, bagnarli con un po' di succo delle albicocche e mettere qualche pezzo di polpa, una manciata di mandorle, quindi la crema di mascarpone. Fare strati alternati in questo modo fino a riempire con un ultimo strato di crema e decorare con qualche spicchio di albicocca e mandorle a lamelle. Si può mangiare subito ma è ancora più buono se rimarrà in frigo un'oretta a raffreddare!