lunedì 30 luglio 2012

Dimmi come mangi e ti dirò chi vuoi essere...

Più proseguo con questo blog e più mi rendo conto di aver intrapreso una strada piena di ricordi e di sogni.... Questo percorso, iniziato senza una meta precisa, mi sta portando come un fiume in piena sempre più avanti, oltre le mie stesse aspettative. Mi sono accorta prima di tutto che l'universo dei blog che parlano di cucina e di alimentazione non sono tutti uguali: c'è chi vuole stupire con ricette improbabili e complicatissime, chi pubblica orgogliosamente foto sfuocate e dai colori smorti che inquadrano piatti saporiti della propria tradizione, chi invece ne fa un mezzo per esprime e cercare di diffondere le proprie scelte etiche come i vegani, chi semplicemente ne approfitta per scrivere dei veri e propri racconti...
Io il blog l'avevo inteso come un diario o forse un testamento, ma ne sto sperimentando ognuna delle sfaccettature possibili, appassionandomi via via alla cura dell'immagine, e al divertimento dell'anedottica... eppure... eppure c'è qualcosa che mi spinge sempre più in profondità. Come in un diario non riporto solo gli eventi. Ma cio' che questi sono stati PER ME, le emozioni che li hanno accompagnati, i ricordi... E nello stesso tempo, il tentativo di ripercorrere strade del passato non riesce a riportarmi indietro, ma solo a farmene sentire la distanza, le differenze, l'impossibilità di rivivere il passato. Riassaporare un piatto che mi aveva emozionato, sperare di condividere l'emozione con persone che non conosco, illudermi di poter trasmettere le mie esperienze... E poi guardare avanti sperimentando via via nuovi stili, nuovi sapori! Sarà per questo che in tanti, in così tanti ci ostiniamo a pubblicare fotografie di cibarie e non invece ad occuparci di qualcosa di "più serio"?... Possibile che tanta energia venga sprecata a parlare di polpette e tiramisu? Mi chiedo sempre più spesso cosa si nasconda dietro a tutta questa improvvisa esplosione di interesse per i sapori e gli impiattamenti, quando nella realtà quotidiana siamo sempre più compressi nei tempi di lavoro e condizionati dai mezzi di comunicazione, quando sempre più spesso mangiamo
un tramezzino al bar a pranzo e il caffè e' diventato quello solubile delle macchinette... Del rapporto Cibo-sesso si e' spesso stra-parlato, ma credo che vada oltre questo il significato simbolico del nutrirsi e nutrire, dell'appassionarsi a creare e a gustare... Credo che il passo necessario che dobbiamo fare sia proprio quello verso la Consapevolezza. Dobbiamo diventare più Consapevoli, dobbiamo domandarci di più. Chiederci... Non sarà meno piacevole, anzi...





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