Pur essendo emiliana al 100% non amo cucinare la carne di maiale. Tolto l'uso di salsicce ed insaccati, tolti i salumi e il lardo, e il cotechino naturalmente... Ma la carne di maiale così com'è quando la metti in pentola e comincia a cuocere emana quell'odore che dalle nostre parti si chiama di "sisso" (cioè di sterco, usato anche per concimare, e che in certi periodi pervade l'aria delle nostre pianure)... E poi mi sono sempre chiesta se il fatto che in così tante religioni si concentri questa avversione per il maiale non contenesse un fondo di saggezza, quindi lo cucino di rado. Ma una adeguata marinatura con un generoso uso di spezie e una adeguata presentazione possono riabilitare o addirittura nobilitare questo vilipeso animale...
Per 4 persone:
1 filetto di maiale (circa 400g)
1 porro
1 pezzetto di zenzero fresco
1-2 spicchi d'aglio
1 cucchiaio di salsa di soia (tamari)
1 cucchiaio di vino bianco
1 cucchiaino di miele
1-2 chiodi di garofano
1 cucchiaio d'olio evo
sale e pepe
Prima di tutto tagliare il filetto in 8 pezzi regolari di 2-3 cm circa di spessore. Preparare la marinata unendo lo zenzero e l'aglio schiacciati o grattugiati con l'apposito utensile, la salsa di soia, il vino, il miele, il chiodo di garofano, l'olio, abbondante pepe (eventualmente mettere tutto in un mixer per creare una soluzione abbastanza omogenea). Versare la marinata sulla carne e mettere al fresco a riposare per almeno un'ora. Nel frattempo praticare una incisione per il lungo sul porro in modo da ricavare delle "fettucce" che andranno scottate 1-2 minuti in acqua bollente per renderle più morbide e malleabili. Quindi avvolgere ciascun pezzo di carne in una fettuccia di porro e infilare 2 pezzi di filetto in ogni spiedino.
Cuocere gli spiedini 5 minuti per lato e servire con un contorno di germogli di soia saltati velocemente in padella con un cipollotto, 1-2 carotine e un poco di salsa di soia, per decorare potete usare degli anelli di porro disposti come vi piace nel piatto, e qualche pezzetto di zenzero fresco a mo' di I-Ching sulla carne:
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