venerdì 5 aprile 2013

Le pesche modenesi di Tata Paola

La mia personale ribellione contro l'utilizzo di prodotti chimici potenzialmente pericolosi prosegue senza troppo frastuono... il tempo sono sicura mi darà ragione!
Alla moda dei macarons (che in realtà sarebbero degli amaretti d'oltralpe colorati e farciti con derivati del petrolio) contrappongo una ricetta antica tradizionale modenese: le pesche al cioccolato!
La ricetta me la regalò anni fa la fantastica tata Paola maestra nel nido frequentato da mia figlia Carlotta: l'impasto è simile a quello del "bensone", che viene diviso in piccole parti, poi unite a due a due e farcite e passate nel liquore e nello zucchero così da diventare golose e bellissime pesche!
L'amica Donatella, espertissima della tradizione modenese, mi insegna che tradizionalmente quando si metteva la farcitura, veniva praticata una cavità all'interno della pesca, ed oltre alla crema pasticciera al cioccolato veniva inserito un mezzo gheriglio di noce!!! ...mmmm.....

Ingredienti per la pasta (per 30-40 pesche):
500 g di farina
250 g di zucchero
100 g di burro
3 uova
1 bustina di lievito
Inoltre per farcire e decorare:
crema al cioccolato
Liquore Alchermes
zucchero in granelli
Unire gli ingredienti e impastare, si ottiene una pasta ben malleabile con le mani, dalla quale ricaverete tante palline delle dimensioni di una noce il più possibile regolari, da disporre ben separate sulla teglia rivestita di cartaforno, schiacciandole leggermente per appiattirle un po'.
Cuocere a 180°C per 15 minuti circa (il tempo dipende anche dalle dimensioni che avrete dato alle vostre mezze-pesche!). Dopo aver raffreddato, unire le metà che più si somigliano per dimensioni (se siete golosi scavate una piccola cavità per far contenere più crema) farcendo con crema pasticcera al cioccolato (o crema di nocciole). Quindi passare le pesche in una tazza di liquore Alkermes e subito dopo nello zucchero. Lasciar riposare qualche ora prima di servire in modo che i sapori si compenetrino e il liquore perda l'alcolicità, lasciando solo il colore e l'aroma, le pesche sono ancora più buone il giorno dopo!

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